Scomparsa del Prof. Edoardo Lèbano

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Il prof. Lèbano, Professore Emerito presso Indiana University e grande amico di Giorgio Bassani, è recentemente scomparso. La Fondazione Giorgio Bassani desidera ricordarlo con le parole di Valerio Cappozzo, membro del comitato scientifico, che riportiamo qui di seguito.

Inoltre, la Fondazione ripropone il contributo del Prof. Lèbano sull’esperienza americana dello scrittore ferrarese, Giorgio Bassani a Indiana University, apparso nel volume Lezioni americane di Giorgio Bassani (a cura di V. Cappozzo, Ravenna, Giorgio Pozzi Editore, 2016), e l’articolo del Resto del Carino (3 dicembre 2017) in cui si parla della visita di Paola Bassani a Bloomington avvenuta nel 2017, organizzata congiuntamente dallo stesso Lèbano e Cappozzo.

Addio a Edoardo Lèbano, un gentiluomo d’oltreoceano.

Alcuni incontri generano amicizie profonde, stime reciproche, attimi di vita trascorsi insieme o nel ricordo dell’altro, memorie che si conservano nel calore della disponibilità. Il Professor Edoardo Lèbano ha invitato Giorgio Bassani a insegnare in America, ha accolto Paola Bassani in Indiana per la sua visita nella cittadina universitaria di Bloomington, ha donato alla Fondazione Bassani le lettere autografe e allora inedite dello scrittore ferrarese. 

«Caro Lèbano, mi manchi molto. Mi mancate tutti molto. E adesso, di più, il periodo che ho trascorso a Bloomington mi appare come uno dei più felici della mia vita». Così Bassani si esprime dopo il primo periodo di insegnamento statunitense che continuerà in Canada, fasi meno note della sua biografia. Quando sono state ritrovate le lettere di Bassani nel cassetto di Lèbano, alla domanda sul perché non le avesse mai pubblicate il professore mi rispose: «perché Giorgio era prima di tutto un amico», e raccontò le lunghe chiacchierate sotto le nevi del Midwest, le lezioni sul Novecento letterario, lo scambio con gli studenti americani, le partite a tennis, le visite tra Roma e Ferrara negli anni a seguire, e le poesie che Bassani scriveva durante quei particolari mesi indiani. 

La scomparsa del Professor Lèbano, avvenuta il 28 novembre 2020, ci intristisce moltissimo, ma suscita in noi anche una profonda gratitudine non solo per averci raccontato Bassani in America, ma per aver dimostrato che se si vuole mantenere privata una parentesi della propria vita, questa deve essere condivisa almeno con un amico per potersi chiamare segreto e non abisso, servire così alla crescita individuale della persona che un giorno potrà essere trasmessa agli altri. Con riconoscenza la Fondazione Giorgio Bassani rivolge un affettuoso saluto a Edoardo, stringendosi intorno alla compagna Lucy Guerlac, ai suoi figli e familiari tutti, ai suoi studenti e agli amici. 

Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Edoardo Lèbano era nato a Palmanova (Udine) nel 1934. Laureatosi all’Università di Firenze si trasferisce negli Stati Uniti nel 1957. Dopo un Master e un Dottorato in Letteratura Italiana conseguiti alla Catholic University of America (Washington D.C.), comincia la sua carriera alla University of Virginia dove diventa Direttore di dipartimento, prima di trasferirsi con lo stesso incarico alla University of Wisconsin-Milwaukee fino al 1971, anno in cui si stabilisce all’Indiana University di Bloomington. Studioso del Rinascimento, del Risorgimento letterario italiano e di Pedagogia, in Indiana ha diretto il Center for Italian Studies dove nel 1976 invitò Giorgio Bassani e dove nel 2017 si è recata la figlia Paola per presentare il libro Lezioni americane di Giorgio Bassani, insieme ad Augustus Mastri, studente dello scrittore negli anni Settanta, e ai nuovi studenti di dottorato. Tre generazioni in dialogo per ricostruire un periodo biografico conservato per quarant’anni dalla sensibilità del Professor Lèbano. 

Dopo il convegno siamo stati tutti invitati a casa sua, laddove affettuosa aleggiava la memoria dello scrittore, con i romanzi di Bassani che gli erano stati dedicati e la copia autografa della poesia Davvero cari non saprei dirvelo incorniciata nel suo studio, donatagli durante l’ultima cena prima di ripartire per l’Italia. «Molte sere, dopo i pasti, Giorgio si soffermava a leggere a me e a mia moglie alcune sue poesie pubblicate in Epitaffio, insieme ad altre che veniva allora componendo». Quella sera, ripercorrendo i versi americani di Bassani, le sue parole hanno ripreso vigore, si sono improvvisamente adattate alla nuova situazione dimostrando che seppure gli eventi non siano ripetibili, la continuità della memoria è data dalla coerenza delle emozioni e dalla fiducia verso alcuni, ciò che lo scrittore ha trovato, ora lo abbiamo capito bene, nella stretta di mano del suo e del nostro amico Edoardo Lèbano.

Davvero cari non saprei dirvelo 

attraverso quali
strade così di lontano
io sia riuscito dopo talmente 

tanto tempo a tornare

Vi dirò soltanto che mi lasciai 

pilotare nel buio
da qualcheduno che m’aveva 

preso in silenzio per la 

mano

Valerio Cappozzo (University of Mississippi)