La Fondazione

La Fondazione Giorgio Bassani è nata con decreto prefettizio dell’8 aprile 2002 per onorare e mantenere viva la memoria dello scrittore Giorgio Bassani, scomparso a Roma il 13 aprile 2000.

Si propone di diffondere la conoscenza delle sue opere in Italia e nel mondo, nel rispetto della volontà testamentaria di Giorgio Bassani.

La Fondazione promuove gli studi e organizza iniziative culturali di vario genere e di ampio respiro, con riferimento alle multiformi attività e interessi dello scrittore.  Un comitato scientifico di storici e critici della letteratura propone di anno in anno iniziative per mantenere viva la memoria di Giorgio Bassani. Inoltre raccoglie, tutela, conserva e valorizza tutta la sua produzione, promuove studi e iniziative culturali anche legate al territorio.

Dal 4 aprile 2002 la Fondazione è  ospitata in un ampio ambiente, presso la Biblioteca Comunale Giorgio Bassani di Codigoro, la cittadina delle valli del Po, in provincia di Ferrara, dove Bassani ha ambientato il suo romanzo “L’airone”.

Dopo la morte di Valeria Sinigallia Bassani, vedova dello scrittore, avvenuta nel dicembre 2013, è nata l’esigenza di spazi più ampi per ospitare anche i numerosi libri di Bassani rimasti nella casa di famiglia e già presenti in catalogo.  Questi spazi sono stati trovati a Casa Ariosto- Ferrara.

A Codigoro rimane il busto in creta di Bassani dell’artista Mirella Guidetti Giacomelli, oltre a un settore collegato a tematiche ambientaliste e a una mostra dedicata a Giorgio Bassani, comprendente anche il filmato “L’airone” del regista Cesare Bornazzini.

Dal 2009 al 2016, la Fondazione ha stipulato una convenzione con l’Università di Ferrara allo scopo di disporre di una sede operativa pressol’Istituto Universitario Studi Superiori, Ferrara 1391 (IUSS), in cui accogliere gli studiosi e  organizzare conferenze e incontri.  

Il 28 ottobre 2016, è stata firmata una convenzione tra la Fondazione Giorgio Bassani e il Comune di Ferrara, con cui sono state destinate alla Fondazione le tre stanze situate a piano terra di Casa Ariosto, via Ariosto 67.   

Oltre allo studio in cui Bassani ha composto la maggior parte delle sue opere, con la macchina da scrivere, gli oggetti di lavoro e personali, è esposto il ritratto di Bassani realizzato da Franco Gentilini nel 1947,  da poco restaurato.

Nelle stanze è stata collocata, in nuovi scaffali ad ante di vetro, la Biblioteca di Bassani, (oltre 4000  volumi che vanno dagli anni della sua formazione con la rara collezione di libri del nonno materno Cesare Minerbi, con  annotazioni dell’illustre clinico ferrarese e  chiose di  Bassani)  alla piena maturità (libri con  firme di possesso,  note autografe e dediche di autori, prime edizioni dell’opera letteraria di Bassani, dei suoi amici e degli scrittori  da lui lanciati  quando era redattore di Botteghe Oscure e di Feltrinelli, riviste letterarie, ecc.).

Il catalogo della biblioteca  è in corso di aggiornamento.

Nei nuovi spazi sono esposte, in fac-simile e a rotazione,  le  sceneggiature e i  taccuini di  poesie, pagine manoscritte e dattiloscritte con annotazioni a penna di “Il romanzo di Ferrara”,  “Una notte del 43”, “La passeggiata prima di cena”, “Gli occhiali d’oro”,  “ Il Giardino dei Finzi-Contini”, ecc.  per un totale di oltre diecimila carte.

Il patrimonio originale della Fondazione, si è arricchito, grazie a una  nuova donazione degli eredi Bassani,  di numerosi ritratti di famiglia, di premi e onorificenze,  di nuove acquisizioni, tra cui l’importante donazione fatta recentemente dal poeta Carlo Antonio Gobbato di un quaderno manoscritto di poesie di Giorgio Bassani,  esposto in originale il giorno dell’inaugurazione.

Paola ed Enrico Bassani hanno inoltre messo a disposizione degli studiosi che ne fanno richiesta alla Fondazione anche il Fondo Eredi Bassani, che comprende oltre 5000 lettere  e l’archivio legato all’attività di vicepresidente della Rai e di presidente di Italia Nostra di Giorgio Bassani.

Le foto dell'inaugurazione