Presentazione biografia Tullia Calabi Zevi

Gaia LitricoConvegni, News dalla Fondazione

Estense.com: “Tullia Calabi Zevi, un’icona dell’ebraismo italiano”

La sua vita in una biografia presentata dalla Fondazione Bassani

Un omaggio ad una grande italiana in occasione del centenario della sua nascita. Tullia Calabi Zevi, icona dell’ebraismo italiano, giornalista e politica, è stata una delle più influenti donne della comunità ebraica internazionale. Di lei racconta la scrittrice e giornalista Puma Valentina Scricciolo, ricercatrice e ultima allieva di Clara Sereni. Il suo volume – edito da Alieno Editrice per la collana Le Farfalle, diretta proprio dalla Sereni fino alla sua scomparsa nel 2018 – è stato presentato a Ferrara alla Sala dei Comuni del Castello Estense con un ampio parterre di ospiti.
Ad organizzare l’incontro è stata Paola Bassani, figlia dello scrittore de “Il giardino dei Finzi Contini”, storica dell’arte e presidente della Fondazione Giorgio Bassani. Tra gli interventi che si sono succeduti nel corso della presentazione del volume – circa 150 pagine scritte con taglio narrativo, corredate da numerose immagini inedite di Tullia Calabi Zevi e impreziosite dalla prefazione di Liliana Segre – quelli introduttivi di Marco Gulinelli, assessore alla cultura del Comune di Ferrara; di Luciano Caro, rabbino capo della comunità ebraica di Ferrara; di Simonetta Della Seta, direttrice del Museo nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah. Del libro di Puma Scricciolo hanno invece discusso, con ritratti personali, storici e letterari di Tullia Calabi Zevi, Daniele Ravenna, Consigliere di Stato, Fabrizio Franceschini, docente di linguistica italiana, e la storica Antonella Guarnieri, responsabile del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara. Era presente tra il pubblico anche Luca Zevi, figlio di Tullia Calabi Zevi e di Bruno Zevi.
Fuggita negli Stati Uniti in seguito all’emanazione delle leggi razziali nel 1938, Tullia Calabi Zevi tornò in Italia nel dopoguerra e seguì come corrispondente il Processo di Norimberga. Nel 1983 divenne la prima donna presidente della Comunità Ebraica Italiana e nel 1998 venne eletta membro della Commissione Italiana dell’Unesco. Liliana Segre, nella prefazione alla biografia a lei dedicata, l’ha definita “una protagonista della ricostruzione di un legame rinnovato, che oggi integra la ricchezza e l’articolazione dell’identità italiana”.